Ogni Paese in Italia e nel Mondo, ha una propria
festa polare e religiosa, che normalmente si celebra nel periodo estivo
dell’anno, in cui una processione fatta da migliaia o centinaia di migliaia di
persone segue un elemento votivo che può essere una statua della divinità o del
santo specifico della località in cui si celebra.
Il rituale che è più o meno lo
stesso, alla fine aggrega la gente e l’unisce in un momento di festa e di divertimento, risponde ad un chiaro istinto
umano che è il bisogno “fisico” di incontrarsi, di unirsi, e di sentirsi uniti
seppur nella propria individualità.
Nonostante si vivi, immersi per
quasi tutto l’anno, nei propri percorsi di vita che spesso lasciano il mondo
fuori dalla nostra sfera emotiva più gioiosa e divertente, il bisogno di
socialità e di lasciarsi andare è sempre presente e vivo, e basta una scintilla
per farlo venir fuori nelle forme più disparate e divertenti.
E ad ogni latitudine ed a ogni
longitudine, la processione, il corteo, il percorso è un elemento portante in
cui “esserci” diventa fondamentale per sentirsi uniti e vivi.
Quest’anno ho partecipato alla
Street Parade che si celebra il secondo sabato di Agosto a Zurigo, una festa
dedicata alla musica Techno, forse la più grande festa al mondo del genere, che
utilizza il linguaggo rituale di una
processione religiosa, dedicandola alla celebrazione della musica Techno,
diventata negli anni un fenomeno sociologico di inaspettata portata numerica e
sociologica.
Nonostante l’argomento musicale,
difficile da digerire per tutti, è sorpendente vedere come una intera città e
oltre un milione di persone, di ogni ceto sociale e di ogni età, si uniscano
intorno a questa sfilata di carri musicali, e nella festa riescano a ballare al
ritmo di 128 beat al minuto, senza che nessuno resti sorpreso o sconcertato da
questo.
La Street Parade è un mix tra le
parate allegoriche dei Carnevali italiani, le processioni religiose, e la
celebrazioni di una felice divinità che è la musica “techno” , condita e
realizzata in Swisse Style che soprende per il livello di divertimento e viste
le reazioni felici della gente, che sorpende considerato lo stile di vita
svizzero, molto sobrio rispetto al modo di vivere “mediterraneo”.
Il mio osservatorio speciale, è
stato l’hotel Baur au Lac, l’hotel Luxury più importante di Zurigo che si
affaccia con i suoi giardini, proprio sulla strada principale che costeggia il
lago di Zurigo, e da dove si possono osservare le decine di carri musicali,
attraversare la città in questo grandioso momento di festa.
La musica è forte, costante, battente e lo spettacolo è osservare queste decine di carri trainati da tir, che portano nel loro rimorchio carri discoteca, ognuno dotati di un “altare”consolle del super dj, circondato da centinaia di persone che, vestite nello stesso modo, celebrano il proprio “dio techno”. Il giardino dell’hotel Baur au Lac è comunque un luogo privilegiato, un oasi di libertà, paragonato al fiume umano intorno ai carri, in cui un servizio “all inclusive” offre i servizi che ho ritrovato nei courtesy paddock di formula uno, durante le gare di automobilisimo.
L’accesso è esclusivo e ci si ritrova circondati dall’elite svizzera che viene a festeggiare questo incredibile momento di festa nazionale, in un luogo in cui scorrono fiumi di champagne, e decine di cuochi sono occupati a realizzare qualsiasi prelibatezza per gli ospiti della loro struttura, che hanno pagato una cifra ragguardevole per poter godere di questo Brunch in riva al lago in festa.
Qui non esiste limite di età al
divertimento, dal ventenne all’ottantenne ballano questa musica così
trascinante come mai mi sarei immaginata, e pensare come tanta gente di ogni
nazione, di razza e colore riesca a essere felice insieme, mi fa pensare che
esista un modo per andare tutti d’accordo ed essere felici insieme nel mondo.
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E’ questo era lo spirito con cui
il 5 settembre 1992 Marek Krynski inizio la prima Street e chiamandola "Dimostrazione d'amore, pace, libertà,
generosità e tolleranza", e a cui parteciparono solo mille persone e due
carri Lovemobles - il nome dei carri che
sparano musica Techno ad altissimo volume.
Quest’anno oltre un milione di
persone e 28 carri Lovemobiles tutti uniti sotto la parola d’ordine che è stata
“ Culture of Tolerance”. Vedere un fiume umano di un
milione di persone che insieme, ballano e si divertono al suo della musica
Techno, è veramente uno spettacolo unico, e soprattutto osservare come tutte le
età si divertano intprno al suono di questa musica cosi “difficile“ da
ascoltare, rende il tutto ancora più sorpendente e affascinante.
La Tribalità del beat e l’euforia
delle persone forse fanno capire che, se riusciamo a lasciarci andare e abbiamo
voglia di tuffarci nella vita, si dissolvono le differenze esplodendo in un
mare di suoni e colori.
Questo è il segreto della Street
Parade…. o forse è quello che io ho capito di lei!
See you the next Year!!
Thanks to Rabia and Daniel for this incredible
experience.!!
Audrey Tritto - www.audreyworldnews.com