John Richmond per me rappresenta lo spirito “Rock” del
fashion, inteso come sofisticato momento di fusione di elementi naturali della
chimica della moda, attraverso una chiave di lettura decisamente identitaria.
Le passioni che formano il “suo” universo stilistico,
continuano ad attrarmi perchè sono istintivamente presenti nel mio inconscio ogni
qualvolta devo scegliere i capi che voglio indossare per i miei outfit.
“Personalità” è per me un concetto che identifica uno stile
che porta con sè qualcosa di segreto ma percepito, che va riscoperto ogni
giorno e che sento molto vicino al mondo di John Richmond.
Determinazione, Sexyness, Libertà di “essere sè stessi”, voglia
di poter decidere di “non voler indossare per forza tutto quello che la moda
propone”, questo è il mio punto di partenza, e questo suo modo di creare “style”
lo percepisco molto affine.
![]() |
BALMAIN LEATHER JACKET, ALEXANDER McQUEEN FOULARD , PINKO TOP, PHILIPP PLEIN LEGGINGS, STELLA McCARTNEY BAG, |
Da anni seguo il suo percorso, e in molte collezioni ne vedo
tracce, ne riconosco il profumo, e sento il suo incedere, unico e sofisticato, molto
vicino e ogni giorno mi ritrovo a scoprirne elementi che diventano sempre più
attraenti.
John è uno stilista planetario, sofisticato creativo che
porta la sua ricerca sempre avanti, spinto da una passione che vede la musica, sempre
al primo posto nella sua mente.
Probabilmente non esiste niente altro di più evocativo, e
questa passione viene sempre fuori nelle sue creazioni: un ricamo, un tessuto,
un abbinamento, il sottofondo musicale delle sfilate evidenziano questo patrimonio
genetico di creatività.
Le canzoni dei Soft Cell e del suo solista Marc Almond, sono
state il tappeto sonoro i cui “splendide silhouette” tutte rigorosamente con i
“capelli rossi” hanno raccontato un nuovo progetto estetico, in cui richiami di
geometrie “simmetriche”, si sono esteriorizzati in composizione cromatiche “liberty
style” dove sia i materiali, che i colori e i tagli geometrici, hanno reso questa collezione una pietra
miliare della sua storia nella moda, al pari delle stesse canzoni che l’hanno
raccontata.
Ho visto apparire, il “rock” di John Richmond, nei
meravigliosi abiti lunghi presentati come avrei sempre voluto ma che non arei
potuto essere in grado di raccontare.
E’ stato un vero spettacolo fatto di trasparenze sexy che
mettono i evidenza le gambe……e che fanno di una donna l’essenza della bellezza.
Oh my god!!!…..ho sempre adorato gli abiti lunghi nonostante
li abbia sempre visti un po’ fuori dal tempo ma terribilmente necessari in un
guardaroba che si rispetti, e sempre ho faticato a trovare qualcosa che mi
potesse attrarre al primo impatto.
Stavolta, John, ha saputo mescolare con sapienza le
trasparenze, ponendole in una tela neutra, il corpo della modella, in cui le linee
conducono lo sguardo sull’abito come se fosse un percorso tracciato su una
mappa virtuale.
Simile ad un circuito stampato, di una scheda elettronica, di
un prototipo di androide umano, ha regalato al corpo femminile, un’immagine
senza tempo, in cui la bellezza segue le linee dei tagli e dei ricami piuttosto
che i vuoti delle nudità.
L’effetto optical delle texture sulle stampe richiama la
stessa logica e ricorda i giochi cromatici di “futuro” e di modernità degli
anni 70, rivisitato in chiave più pop insieme a scarpe con tacchi spessi e in
contrasto di colore, che hanno dato la giuste dose di Glam alla collezione.
Una menzione speciale per il giubbino in pelle con i tagli
geometrici, e il tubino con le trasparenze laterali, ripetuto poi nelle gonne
lunghe, che rimandano al design bicolore delle più moderne vetture ibride ed
elettriche presentate nei car Show del 2015.
I suoi tagli e i rapporti geometrici, molto squadrati e sofisticati, creano il sottile filo conduttore che vede il design evolversi verso una precisa direzione, in cui John Richmond risulta sempre proiettato, in cui “style” e “moderno” si fondono seconde le nuove regole del ….sexy!!
E’ questo il….nuovo”Rock ”?
E’ questo il….nuovo”Rock ”?
Audrey
Audreyworldnews